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Seguente:6.11 In quanto cristiani abbiamo il diritto di punire? Come potevano i santi dire di essere liberi mentre erano in prigione? La Bibbia condona la moderna schiavitù?

6.10 La giustizia moderna è diversa da quella biblica? Perché non vincono sempre i buoni? C’è relazione tra carità e giustizia? Denunciare un reato è un tradimento?

Giustizia & Pace - #YniGOD

La Bibbia ci implora di ritornare a Dio e “osserva[re] la bontà e la giustizia” (Os 12:6). Dovremmo avere fame e sete di giustizia, ma sempre avendo la misericordia come nostro più grande desiderio (Mt 5:6-7). La giustizia da sola non può cambiare il mondo: solo l’amore può. Gesù ha corretto l’”occhio per occhio” dell’Antico Testamento (Dt 19:21) e ci ha avvertiti di non ripagare il male con il male (Mt 5:38-44). Questo mostra lo stretto legame tra carità e giustizia. I nostri sistemi giudiziari sono imperfetti, così come gli esseri umani che li gestiscono, di modo che purtroppo non sempre viene fatta giustizia.

È un dovere cristiano impegnarsi affinché la giustizia prevalga, specialmente per le persone povere ed emarginate. Se subiamo un’ingiustizia, possiamo guardare a Gesù, l’unico essere umano veramente giusto, il quale ha anche Lui sofferto ingiustamente. Denunciare un reato a un sistema giuridico ragionevolmente degno di fiducia non è un tradimento, ma un servizio reso all’umanità. La Bibbia ci dice di parlare anzitutto con calma a un fratello o a una sorella che ci ha fatto un torto e, se non ci ascolta, di denunciarlo ai capi della comunità (Mt 18:15-17).
 

La giustizia biblica è strettamente legata alla carità; la nostra giustizia non è perfetta e spesso manca di amore. Chi sbaglia deve essere punito avendo in mente il suo bene e quello della società.
La saggezza della Chiesa

Cos’è la giustizia?

La giustizia è la virtù morale che consiste nella volontà costante e ferma di dare a Dio e al prossimo quanto dovuto. La giustizia verso Dio è detta la “virtù della religione”. La giustizia verso gli esseri umani predispone a rispettare i diritti di ognuno e a stabilire nei rapporti umani l’armonia che promuove l’equità nei confronti delle persone e del bene comune. L’uomo giusto, spesso menzionato nelle Sacre Scritture, si distingue per il suo modo di pensare abitualmente giusto e per la rettitudine della sua condotta verso il prossimo. "[N]on tratterai con parzialità il povero né userai preferenze verso il potente: giudicherai il tuo prossimo con giustizia” (Lv 19:15). “Voi, padroni, date ai vostri schiavi ciò che è giusto ed equo, sapendo che anche voi avete un padrone in cielo” (Col 4:1) [CCC 1807].

La parola del Papa

Ogni società elabora un proprio sistema di giustizia. La carità eccede la giustizia, perché amare è donare, offrire del “mio” all’altro; ma non è mai senza la giustizia, la quale induce a dare all’altro ciò che è “suo”, ciò che gli spetta in ragione del suo essere e del suo operare. Non posso “donare” all’altro del mio, senza avergli dato in primo luogo ciò che gli compete secondo giustizia. Chi ama con carità gli altri è anzitutto giusto verso di loro. Non solo la giustizia non è estranea alla carità, non solo non è una via alternativa o parallela alla carità: la giustizia è inseparabile dalla carità [Papa Benedetto XVI, Caritas in Veritate, 6].